Concept
Primachetenevai è il risultato di un’osservazione attenta sui fenomeni della dispersione di talenti e
delle “nuove migrazioni” del territorio pugliese.
La Puglia appare oggi come un’area potenzialmente incline a valorizzare le risorse materiali ed
umane che la caratterizzano, al fine di emergere economicamente e socialmente dalla situazione di
stallo che connota la maggior parte delle regioni italiane meridionali (Pag. 54 rapporto svimez 2015).
Negli ultimi anni infatti sono state tante le iniziative politiche e le azioni che a tutti i livelli Istituzionali
hanno promosso il mondo dei giovani e del lavoro, con la volontà di dare credito alle loro
competenze ed idee e per apportare una reale crescita al territorio locale (es. Progetto Bollenti
Spiriti).
Al contrario del passato, sono molti i giovani pugliesi che oggi decidono di non emigrare per cercare
un lavoro, ma scelgono di rimanere nella loro terra d’origine, cercando un’occupazione o
“inventandosi” un’attività alternativa, non seguendo il modus operandi più comune. Una Puglia
sempre più fiorente di iniziative che, quotidianamente però, tende ancora a imbattersi nell’apatia di
chi non crede nel cambiamento, a scontrarsi con la mancanza di comunicazione e cooperazione, a
dover sopperire all’assenza di punti di riferimento per chi vuole percorrere strade innovative.
Chi invece si trova nella posizione di dover lasciare la Puglia per affermarsi a livello lavorativo non è
accompagnato da vera progettualità. La scelta infatti non è sorretta da un coordinamento fra
competenze individuali, realtà formative (p. es. le Università) e territorio. Il risultato è, in molti casi,
la dispersione di idee e talenti che potrebbero essere messi a frutto in maniera molto più
performante per l’economia di provenienza, nonché la mancanza di una sostanziale realizzazione
personale, rispetto alla formazione professionale di partenza.
Sia chi decide di mettersi in gioco nella propria terra, sia chi rientra nei flussi delle “nuove
emigrazioni”, ha bisogno di un’organizzazione territoriale sistematica di servizi e consulenze che lo
sostenga nella propria evoluzione professionale sia a livello locale che nel territorio di arrivo.
delle “nuove migrazioni” del territorio pugliese.
La Puglia appare oggi come un’area potenzialmente incline a valorizzare le risorse materiali ed
umane che la caratterizzano, al fine di emergere economicamente e socialmente dalla situazione di
stallo che connota la maggior parte delle regioni italiane meridionali (Pag. 54 rapporto svimez 2015).
Negli ultimi anni infatti sono state tante le iniziative politiche e le azioni che a tutti i livelli Istituzionali
hanno promosso il mondo dei giovani e del lavoro, con la volontà di dare credito alle loro
competenze ed idee e per apportare una reale crescita al territorio locale (es. Progetto Bollenti
Spiriti).
Al contrario del passato, sono molti i giovani pugliesi che oggi decidono di non emigrare per cercare
un lavoro, ma scelgono di rimanere nella loro terra d’origine, cercando un’occupazione o
“inventandosi” un’attività alternativa, non seguendo il modus operandi più comune. Una Puglia
sempre più fiorente di iniziative che, quotidianamente però, tende ancora a imbattersi nell’apatia di
chi non crede nel cambiamento, a scontrarsi con la mancanza di comunicazione e cooperazione, a
dover sopperire all’assenza di punti di riferimento per chi vuole percorrere strade innovative.
Chi invece si trova nella posizione di dover lasciare la Puglia per affermarsi a livello lavorativo non è
accompagnato da vera progettualità. La scelta infatti non è sorretta da un coordinamento fra
competenze individuali, realtà formative (p. es. le Università) e territorio. Il risultato è, in molti casi,
la dispersione di idee e talenti che potrebbero essere messi a frutto in maniera molto più
performante per l’economia di provenienza, nonché la mancanza di una sostanziale realizzazione
personale, rispetto alla formazione professionale di partenza.
Sia chi decide di mettersi in gioco nella propria terra, sia chi rientra nei flussi delle “nuove
emigrazioni”, ha bisogno di un’organizzazione territoriale sistematica di servizi e consulenze che lo
sostenga nella propria evoluzione professionale sia a livello locale che nel territorio di arrivo.